mercoledì 5 novembre 2014

Cosa mangiare? - Parte 1



Cosa mangiare? - Parte 1
Ossia: una panoramica sui prodotti che meritano di essere nella dispensa di coloro che vogliono avere un’alimentazione sana ed equilibrata.

Se stai cercando di diventare un consumatore attento o semplicemente vorresti mangiare in modo sano ma sei frastornato dalle mille informazioni nutrizionali che circolano, questo articolo fa al caso tuo.

Per capire se un prodotto è salutare e di buona qualità è necessario: iniziare a riflettere sui cibi che consumiamo e imparare a leggere le etichette. In questo post vorrei occuparmi del primo punto tralasciando le etichette. Andiamo subito al dunque.

Tra i prodotti in commercio si possono distinguere 5 categorie di alimenti critici. Ecco di seguito una breve panoramica per orientarsi:

1.      Junk food (le cosiddette schifezze), ovvero la maggior parte delle cose che si trovano al fast food e quasi tutte quelle nei reparti caramelle, bibite gassate, merendine e snack vari. Tale alimenti si riconoscono in quanto sono: molto saporiti, gustosi, golosi, pronti o quasi ad essere mangiati, facilmente reperibili e relativamente economici. Il più delle volte si tratta di miscugli di zucchero, oli idrogenati e/o oli vegetali di scarsa qualità, farine raffinate, aromi chimici, additivi vari e sale. I junk food hanno la capacità di far aumentare molto velocemente lo zucchero nel sangue (glicemia) fenomeno collegato all’insorgenza di malattie del benessere quali: obesità, diabete mellito di tipo 2, ipercolesterolemia, ipertensione ecc..
Questi cibi non meritano di essere nella dispensa di chi vuole alimentarsi in maniera sana ed equilibrata, tutt’al più, se proprio uno ci tiene può utilizzarli saltuariamente (il più saltuariamente possibile).

2.      Cibi tradizionali ma comunque poco sani. Tra questi cibi ci sono tutti i vari affettati, insaccati e formaggi. Questi, per quanto possano essere pregiati ed avere certificazioni di origine e qualità, restano sempre prodotti ricchi di sale, colesterolo e grassi, il cui utilizzo dovrebbe essere limitato a 1-2 volte a settimana. Sono esclusi da questa categoria i prodotti caseari a ridotto contenuto di grassi e sodio, il cui consumo può anche essere giornaliero. Vi possiamo invece inserire le uova, che essendo ricche in colesterolo, dovrebbero essere limitate a circa 2-4 alla settimana.

3.      Cibi sani con i quali non si deve esagerare. In questa categoria troviamo la frutta disidratata, oleosa e quella molto ricca, tipicamente esotica. Questa frutta vanta concentrati di minerali, vitamine e altre sostanze importanti per la salute; tuttavia questi si associano ad un elevato contenuto energetico. Quindi, per mantenere un apporto energetico nella norma e un peso-forma salutare è bene limitarsi a piccole porzioni di questi alimenti. Niente ne vieta il consumo quotidiano, ma ribadisco, di piccole porzioni.

4.      Cibi che nascondono molto sale; tra questi ritroviamo quelli spazzatura, le carni trasformate e molti formaggi (soprattutto stagionati). Molto ricchi di sale sono anche: le salse pronte,  il dado (anche in forma granulare), i piatti pronti in busta (disidratati, precotti o surgelati) ma anche altri insospettabili come i prodotti da forno (pane, cracker, pizze, grissini, taralli) e cibi in scatola. Tutti questi cibi dovrebbero essere consumati con moderazione perché il sodio, componente critico del sale, è contenuto già in molti cibi allo stato naturale (per es. carne, frutta, verdura ed anche nell’acqua), senza contare il pizzico di sale che aggiungiamo noi!

5.      Grassi e oli da condimento. In questa categoria i più utilizzati sono:  gli oli d’oliva, il burro e lo strutto. Tra questi l’olio extravergine d’oliva rappresenta l’alternativa più sicura per caratteristiche nutrizionali e qualità legata al processo di produzione. Tralasciando il fatto che un certo olio o grasso può essere di maggiore qualità rispetto ad un altro, bisogna sempre tenere a mente che essi hanno comunque molte calorie, quindi il loro consumo deve essere moderato. In un’alimentazione sana non devono comunque mancare quei 2- 4  cucchiai (=20-40 gr ) d’olio extravergine d’oliva al giorno, altrimenti si fa la ruggine!

Dopo avervi presentato gli alimenti critici, ecco quelli che dovrebbero costituire la base di una sana ed equilibrata alimentazione di stampo mediterraneo:

  • pane, pasta e riso INTEGRALI 
  • tutti i vari cereali integrali e le farine derivanti da essi: frumento, segale, orzo e avena
  • piante erbacee quali: grano saraceno, quinoa e amaranto
  • legumi: fagioli, soya, lenticchie, ceci, cicerchia
Quotidianamente non dovremmo poi dimenticare di assumere 1-2 porzioni di frutta e ALMENO due di verdura.

Quanto detto finora lo trovate riassunto nella piramide alimentare della dieta mediterranea elaborata nel 2009 dagli istituti Inran e Ciiscam:



Lasciando perdere i salumi, che come vedete potrebbero anche essere aboliti, la carne dovrebbe (scelte personali a parte) essere presente con queste frequenze:
  • pesce, crostacei e molluschi à meno di 2 volte a settimana (2-3 volte secondo le linee guida inran  nazionali)
  • pollame à 1-2 volte a settimana 
  •  carne à meno di 2 volte a settimana


Per concludere ricordo che variare, sia il tipo di cibo che la marca, è sempre consigliabile. Variare le scelte a tavola fa si che non ci manchi niente e può salvarci dall’accumulare sostanze nocive (per esempio un giorno potrebbe accadere che si scopra che nell’involucro della nostra pasta preferita, c’è una quantità non adeguata di una qualche sostanza che fa male…quindi ribadisco: variate!).

Grazie per aver letto,

spero possa esservi utile,

pace

Tess


Link utili:

http://nut.entecra.it/648/linee_guida.html
http://nut.entecra.it/358/31/news/ecco-la-nuova-piramide-alimentare--della--dieta-mediterranea.html
 

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