giovedì 20 novembre 2014

Come capire se il caso di mettersi a dieta




Come capire se il caso di mettersi a dieta, o meglio, se è il caso di fare una dieta dimagrante

Mi capita spesso di sentir dire a persone medio-magre di essere grasse, e viceversa, di vedere persone chiaramente in sovrappeso che sminuiscono molto il fatto. Comunque l’idea di questo post mi è venuta quando ho visto su Yahoo Answer un sacco di ragazze e ragazzi che chiedevano se erano grassi. Se anche tu hai dei dubbi sul tuo peso, questo post fa al caso tuo.


Il dilagare di modelli di bellezza skinny, curvy e chubby confonde sempre più le idee sul concetto di peso forma, e nel contempo aumentano i problemi con la nostra immagine e con noi stessi (specie se si è del genere femminile). 

 

In questo post cercherò quindi di analizzare il problema e fornirvi le indicazioni per capire se è il caso di mettersi a dieta. Ovviamente il mio punto di vista non è quello di Armani o di qualche stilista di moda; io sono una dietista e una persona che mette al primo posto la salute, anche perché la moda e i cliché, non fanno che incatenarci e portarci a stare male. 

Negli anni cinquanta del secolo scorso, con l’aumentare delle malattie cardiovascolari, del diabete, e allo stesso tempo, dell’obesità, la scienza cominciò ad occuparsi della possibili correlazioni tra peso corporeo e salute. Nello stesso periodo, una compagnia di assicurazioni statunitense, la Metropolitan Life Insurance, pubblicò delle tabelle che definivano dei limiti di peso salutare per uomo e donna a seconda della corporatura. Questa compagnia aveva infatti condotto uno studio per vedere che peso aveva chi era più in salute e utilizzò queste tabelle per stabilire dei premi. Insomma, chi non era nel limite salutare (più magro o più grasso) pagava di più perché più facilmente poteva succedergli qualcosa, secondo quanto avevano ricavato dallo studio.

Proprio grazie alle tabelle della Metropolitan Life Insurance, Ancel Keys arrivò alla conclusione che la formula più adatta a capire se il peso corporeo è in un range salutare è l’indice di Quetelet. Ancel Keys, tanto per capire di chi stiamo parlando, è stato uno dei primi studiosi a sostenere un legame importante tra stile di vita e salute, cosa che cercò di dimostrare con uno studio pioniere rimasto nella storia; il Seven Country Study. Inoltre scoprì i benefici della dieta mediterranea e ne ha coniato il nome. Oltre a questo ha fatto molti altri studi ed è campato fino a 100 anni (quasi 101 per la precisione...).



L’indice di Quetelet è tutt’oggi la formula più utilizzata per stimare se una persona è sotto-, normo-, sovra- peso o obesa. La usano gli specialisti della nutrizione, ed è anche quella maggiormente utilizzata nei siti dove si dice “calcola il tuo peso ideale”. Ad oggi tale formula viene più comunemente chiamata indice di massa corporea (abbreviato IMC o BMI all’inglese) ed è così espresso:


IMC= peso (KG)/[altezza (Kg)]2

Il risultato della formula viene così interpretato



Per stabilire il peso ideale, di solito (ma non sempre), si moltiplica l’altezza al quadrato (espressa in metri) per 22 Kg/m2(valore centrale del range di normopeso). Chiaramente questa formula non è troppo precisa, per esempio non tiene conto né della percentuale di massa grassa, né di quella magra e tanto meno di sesso ed età; nonostante ciò è abbastanza attendibile, tanto che la consigliano sia il ministero della salute italiano [1] che l’Organizzazione Mondiale della Sanità [2].

In molti dicono che per le persone molto muscolose questa formula non va bene. Personalmente, io non ho mai incontrato un mister muscolo che rientrasse nel range di sovrappeso-obesità. Di contro, il mio zio belloccio e abbastanza palestrato, a cui nessuno si sognava di dire che doveva dimagrire, aveva un IMC che lo faceva rientrare nel sovrappeso e alla fine si è ritrovato la steatosi ( = fegato grasso o brillante. Se vi interessa adesso lo zio è nel normopeso, il suo fegato sta meglio ed è anche più belloccio!)

Altri studiosi, che si occupano disturbi del comportamento alimentare sottolineano invece che nella popolazione caucasica, avere naturalmente un IMC  sotto 19 Kg/m2 è molto raro e quindi spesso si associa a qualche restrizione alimentare. Su questo mi trovo d’accordo. Tra le persone che conosco, quelle naturalmente magre hanno un IMC sui 19 Kg/m2 e si capisce che sono magre costituzionalmente perché vorrebbero essere un po’ più in carne. Quelle invece che stanno sotto 19 Kg/m2 spesso non si rendono conto di essere magre, anzi si vedono grasse e spesso hanno storie di anoressia, bulimia o altri disturbi del comportamento alimentare. Prendiamo per esempio due attrici: Blake Lively e Keira Knightley.






La prima con il sui BMI intorno a 19 si può anche pensare che sia magra a quel modo per sua costituzione, anche perché effettivamente non sembra le manchi niente. Keira, che io adoro, ha un BMI sui 18; probabilmente anche lei è magra costituzionalmente, ma magari se non faceva l’attrice e non aveva addosso certe pressioni sarebbe pesata quei 4-5 kili in più che le avrebbero dato un aspetto più sano.

A proposito di costituzione, c’è un altro fattore che va preso in considerazione per capire se il nostro peso è salutare: la misura della circonferenza del polso. Questa può appunto indicarci la nostra costituzione, o tipo morfologico, perché questa regione del corpo è priva di grasso e muscolatura; la circonferenza del polso, ci informa su quale punto della fascia del normopeso è più adatto per noi.
Per esempio, io sono alta 1,62 m (per la precisione io dico anche 1,63 ma mia mamma insiste che sono 1,60…) e nel mio caso la fascia di normopeso va da 48,6 Kg a 65,4 Kg. Come vedete la fascia è abbastanza ampia, però io peso sui 56 Kili e vi garantisco che come perdo un kilo tutti mi dicono che sono troppo magra. Questo perché sono un tipo di costituzione media ed infatti la mia circonferenza polso è di 16 cm. Magari se avevo una circonferenza polso di 18 cm e pesavo quel che peso ora, potevo sembrare malata.
Ecco a voi la tabella per capire la vostra costituzione, misurando la circonferenza del polso:

Longilineo o Corporatura esile:                  Uomo < 16 cm                      Donna < 14 cm
Normolineo o Corporatura media:              Uomo 16-20 cm                    Donna 14 – 18 cm
Brevilineo o Corporatura pesante:              Uomo > 20 cm                      Donna > 18 cm

Quindi, per capire se è il caso di mettervi a dieta, o comunque, di cominciare a mangiare in maniera più sana, calcolate il vostro IMC e controllate a quale tipo morfologico appartenete. PERÓ, se tu che leggi non sei un adulto oppure sei asiatico, o hai più di 70 anni, sappi che le cose cambiano un po’… (suona un po’ discriminatorio, ma è così e prometto di parlare presto di come stimare il peso salutare in questi casi!)

Avrete quindi capito che stare nella fascia di normopeso, significa avere meno probabilità di sviluppare patologie. Sostanzialmente chi è normopeso è più sano di chi non lo è. Ora, per me essere sani significa stare in uno stato di grazia, o almeno, avere la possibilità di starci, non per niente si dice: “quando c’è la salute c’è tutto”. Credo quindi che chi è al massimo della salute sia anche al massimo della bellezza. Purtroppo però non tutti la pensano così e infatti continuano ad essere esaltate bellezze molto magre; le donne che appaiono sulle riviste hanno un indice di massa corporea medio di 18, quindi al di sotto del normopeso. Per questi motivi le donne hanno spesso un concetto di normo peso che equivale alla fascia della magrezza e quindi si sentono grasse anche se non lo sono. Pertanto io esorto tutte le donne che rientrano nelle fascia di normopeso a preoccuparsi solo della propria salute e di stare bene con se stesse, ed evitare di fare diete insensate per assomigliare alle star che sono tutte plastiche, pillole e photoshop.  

Infine, ci tengo a sottolineare un’altra cosa relativa al peso: tutti hanno il diritto (e anche il dovere, se uno vuole vivere sereno) di stare bene con il proprio corpo e con il proprio peso, sia esso salutare o meno, allineato con la moda del tempo o no. Oltre ad accettarsi, sarebbe poi consigliabile essere coscienti del proprio stato fisico e di salute (sempre che uno voglia vivere il più a lungo possibile e in forma) e non far vanto dei comportamenti sconsiderati.
Dico questo, perché non sopporto le persone che se la prendono con le persone obese e le criticano perché o non si curano di se stesse o perché si curano troppo e fanno sfoggio delle loro cicce.

L’obesità non è che un problema come un altro! Per esempio uno può essere pesoforma ed essere appassionato di paracadutismo. Ci sono un sacco di statistiche che dicono che chi pratica paracadutismo ha parecchie più possibilità di morire per un incidente, di chi ha la passione di collezionare francobolli. Eppure nella nostra società se uno fa paracadutismo è un figo perché sfida la natura. Non è che si sta a vedere che questo potrebbe schiantarsi e provocare un sacco di dolori e danni ai propri cari. Invece se uno è obeso, purtroppo, è spesso considerato uno sconsiderato perché  scientificamente è più esposto a un sacco di malattie e può mettere a rischio la sua vita e i sentimenti di chi lo ama. In fondo, pure se uno è stro*** ha un problema e può recare danno a se stesso e agli altri… QUINDI: evitiamo discriminazioni inutili, NO MORE WEIGHT DISCRIMINATION!

Grazie per aver letto,

vi auguro buon proseguimento,

pace e serenità a tutti,

Tess

SITOGRAFIA

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